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Scambio di Coppia

La doppia coppia


di girma
04.09.2022    |    6.129    |    2 9.7
"Entrambe erano persone con la testa sulle spalle, realisti, non volevano fare delle stronzate, soprattutto perché in cittadine di provincia ci si conosce..."
Luciana e Mauro, 28 e 30 anni, erano fidanzati da 5 anni, conviventi da 2, vivevano la loro normale vita di coppia in una cittadina del nord.
Lei lavorava come cassiera in un supermercato, lui era impiegato in una ditta di assicurazioni. Avevano una vita sessuale abbastanza attiva, anche se piano piano la parabola cominciava a essere discendente. Si conoscevano perfettamente, si amavano, non c'era mai stato da parte di nessuno dei due dei cedimenti. Era la classica coppia imperfetta ma che funzionava.
Piano piano in loro entrò in testa l'idea di sperimentare qualcosa di nuovo, all'inizio solo a livello di battute, non prendendo in considerazione la cosa seriamente, poi però cominciarono a sostituire i sorrisini e le battutine con sguardi piú compiacenti.
Insomma piano piano maturava l'idea di provare qualche incontro con altre coppie, ma bisognava organizzarsi bene, non era certo un'avventura da prendere alla leggera, la loro totale inesperienza giocava a loro sfavore.
Entrambe erano persone con la testa sulle spalle, realisti, non volevano fare delle stronzate, soprattutto perché in cittadine di provincia ci si conosce tutti e un piccolo errore poteva significare lo sputtanamento da parte dei finti perbenisti.
L'idea cresceva, cominciarono a informarsi su Internet, scartarono quasi subito l'idea di andare in un locale per scambisti, se lo immaginavano un po' squallido, con troppa gente, e soprattutto lei pensava che avrebbe avuto difficoltà a lasciarsi andare e a capire esattamente che ambiente fosse. Ma l'idea di conoscere una coppia eccitava da morire entrambi.
Provarono a iscriversi in un sito di annunci di scambi di coppie, trovarono subito che quasi tutte gli annunci di coppie erano un po' di cattivo gusto, alcuni avevano anche foto, con visi coperti, ma dall'abbigliamento e dal vocabolario usato, davano la sensazione di squallido, di poco elegante che a loro dava fastidio.
Le donne sembravano appena uscite da una commedia sexy degli anni 80. Nessun annuncio sembrava convincente e per un po' accantonarono l'idea. In fondo erano molto esigenti perché avevano paura, soprattutto lei, benchè la fantasia e l'eccitazione per un eventuale incontro era prevalente.
Un giorno presero coraggio e contattarono una coppia, dopo poco risposero e cominciarono a parlare attraverso la messaggistica di quel sito di incontri. Parvero per lo meno strane le risposte che dava questa coppia, che dettava regole quasi fredde quasi burocratiche, lapidarie.
"Dovete essere puliti, decisi, non insicuri, non assatanati, massima discrezione".
Puliti ci mancherebbe altro, pensarono loro, decisi e sicuri non lo potevano essere, essendo la prima esperienza. Le piacque però l'espressione 'no assatanati', che faceva un po' ridere. In effetti loro non erano assatanati, volevano solo compiere questa fantasia in modo elegante e ovviamente piacevole. Proseguirono i contatti, finché arrivarono a vedersi in cam, per conoscersi e parlare un po'.
La coppia era decisamente piú grande di loro, lei aveva 45 anni e lui 48. Sembravano gradevoli, Luciana e Mauro spiegarono con totale sincerità quali erano i loro pensieri e quello che stavano cercando e alla fine decisero di vedersi, a casa dell'altra coppia, che viveva a 350 km di distanza. L'appuntamento era per un sabato sera.
Mentre Mauro non sembrava particolarmente nervoso, Luciana mostrava piú di un segno, soprattutto nella scelta dei vestiti.
Voleva essere sexy e carina, ma non volgare, non voleva essere troppo appariscente, ma neppure vestirsi da suora. Cambió idea mille volte sull'intimo. Perizoma e reggiseno nero con autoreggenti nere era la sua prima scelta, quella classica, quella da appuntamento galante un sabato sera, però aveva dei dubbi che fosse troppo banale, troppo scontato.
Pensò e provó qualcosa di piú casual, ma alla fine decise per la prima opzione, abbinata a un vestitino primaverile, non troppo corto e sufficientemente elegante.
L'altra coppia viveva in una villetta, con un piccolo giardino, il primo impatto al conoscersi fu positivo.
Si notava che la coppia piú grande aveva esperienza e cercarono in tutti i modi di far sentire a loro agio quella più giovane.
Si presentarono, si squadrarono un po', come è ovvio che fosse. Lui, Angelo era abbastanza alto, robusto, aveva nel braccio destro un grande tatuaggio, che non sembrava molto recente. Lei, Elena, era bionda, ma il colore originale dei suoi capelli doveva essere certamente piú scuro. Aveva un vestito piuttosto corto e un po' troppo vistoso, che mostrava chiaramente le sue forme voluminose.
Luciana invece era piú minuta, seno normale, non troppo alta, sedere tondo, mora, occhi vispi marroni.
Mauro cominciava a essere un po' stempiato, aveva gli occhi verdi, portava gli occhiali, abbastanza alto.
Si può dire tranquillamente che i 4 erano piuttosto normali. Normale era la villetta in cui vivevano, le auto, due coppie di provincia, benestanti, lavoratori.
Cominciarono ad entrare in tema e Luciana raccontò come nacque in loro l'idea. Anche Elena e Angelo raccontarono la loro storia, del fatto che era da qualche anno che facevano scambismo e del fatto che ogni tanto frequentavano un locale swinger.
Luciana chiese informazioni, era curiosa di sapere che ambiente fosse.
"E' un locale come tanti, c'é gente selezionata, puoi andarci anche solo per bere qualcosa e parlare, non necessariamente per fare sesso", disse Angelo.
"Anzi-aggiunse Elena- è proprio la normalità che si crea a generare un'atmosfera eccitante. A noi non piacciono le cose stravaganti, troppo vistose e volgari".
Fu il primo punto di contatto tra loro e da lì in poi cominciarono a parlare in modo disinvolto, gli argomenti scorrevano lisci, senza imbarazzo, la confidenza tra i 4 cresceva in maniera naturale, senza forzature.
Mentre parlavano seduti in salotto, Elena si alzó e chiese a Luciana se la accompagnava, volendo creare una sorta di complicità fra le due donne.
"Porto le mutandine?", chiese Elena a bruciapelo.
"Sì, certo"
"Facciamo una sorpresa a loro, presentiamoci in salone, con le mutandine in mano".
Luciana sorrise imbarazzata, ma accettò, sfiló le mutandine col batticuore e la stessa cosa fece Elena.
Tornarono dai loro uomini mostrando le mutandine maliziosamente e Elena diede un bacino a Luciana.
Fu l'apertura hot di quella serata, una serata che scorreva lenta, senza forzature e faceva crescere piano piano il desiderio.
"Ma vogliamo anche vedere sotto il vestito", disse Angelo, al che Elena sollevò sia la sua gonna sia quella di Luciana e mostrarono entrambe il culetto.
Luciana cercava sempre lo sguardo del suo Mauro, per capire come reagiva, se era a suo agio. Si erano promessi di lasciarsi andare, di concedersi questa parentesi senza gelosie, ma lei aveva paura che lui cambiasse idea. Dall'espressione del volto però sembrava contentissimo, sembrava divertirsi e ogni tanto lo vide guardare la signora Elena.
Per quanto la riguardava, Angelo le sembrava un omone interessante, magari non era bello, ma sembrava possente.
Elena, che era senza ombra di dubbio quella che dirigeva i tempi e gestiva la situazione con maestria, ogni tanto si avvicinava a Luciana per baciarla.
Sul divano in cui erano seduti, Elena decise di scambiare le posizioni, facendo sedere Luciana accanto al marito e accomodandosi vicinissima ad Mauro.
"Ma neppure quando eravate single, nessuno di voi ha avuto esperienze di gruppo?", chiese Angelo.
"Io mai, lei sì", rispose seccamente Mauro e lo sguardo di tutti si concentrò su di lei, che un po' imbarazzata cercò di giustificarsi.
"Sì, è vero, ma ero una ragazzina di 20 anni"
"Ma non ti devi giustificare-aggiunse Angelo-anzi mi piace l'idea che lo abbia raccontato al tuo uomo e che lui non abbia fatto problemi".
Luciana rise un po' e raccontó di come in realtà fosse un fatto che lui le rinfacciava sempre.
"Però ti fa anche eccitare", interruppe Elena, tastando con mano senza imbarazzo il pacco di Mauro, che spalancó gli occhi, sorpreso da tanta audacia.
"Hai mai immaginato la scena, in cui si scopavano la tua Luciana?", chiese Angelo.
Mauro balbettò qualcosa che somigliava a un sì, ma vide immediatamente come Angelo sollevó il vestitino di Luciana, che rimase sdraiata, con le gambe leggermente divaricate e mostrando la sua fichetta depilata.
Angelo non si interruppe e la sua manona scivolò in mezzo alle gambe di Luciana che chiuse un po' gli occhi al sentirsi accarezzata.
Fu Elena a interrompere tutto e come se niente fosse chiese se volevano che mostrasse loro la casa.
Luciana si alzò e abbassò il vestito, cercando sia lo sguardo sia il contatto fisico di Mauro.
"Tutto ok?", chiese quasi spaventata.
"Sì, benissimo e tu?", rispose senza esitare e sorridendo. Fu un momento importante per Luciana.
Arrivarono nella camera da letto, che aveva un lettone enorme ed era decorata in modo un po' pacchiano. Sul comodino spiccavano due dildo.
"Stiamo un po' qui?", chiese Elena sorridente e aggiunse "mettetevi comodi, vi faccio vedere".
Salì sul letto, assieme al marito e mettendosi a 4 zampe il vestitino corto che aveva, lasciava intravedere il suo sedere.
Abbassó i pantaloni al marito e gli tolse i boxer, cominciando a giocare col suo pene con mani e bocca, e quando raggiunse un'erezione importante, tolse per un momento il pene dalla sua bocca e girandosi disse
"Potete farlo anche voi se ve la sentite".
Mauro e Luciana fino a quel momento guardavano soltanto, ma alle parole di Elena, cominciarono anche loro a mettersi comodi e Luciana imitò Elena nello spogliare il compagno e giocare col suo pene.
Elena continuava a dettare i tempi, tolse il vestito e rimase completamente nuda, mentre Luciana tolse il vestito e rimase col reggiseno.
Dopo qualche minuto, Elena prese Luciana, si baciarono nel mezzo del letto e le sganciò il reggiseno, poi la guidò verso il pene del marito, come offrendolo alla bocca di lei. Se lo spartirono per un po', mentre Mauro guardava da dietro.
"Ti piace?", chiese Elena, riferendosi al pene di suo marito.
"Sì, è un gran bel cazzo", rispose senza esitazioni Luciana, ormai eccitatissima, frase che, detta con assoluta sincerità e una certa timidezza, risuonó nella stanza. Si uní anche Mauro, che da dietro cominciò a baciare il culetto della compagna, mentre Elena lasciò il pene del marito tutto a Luciana, dedicandosi a quello di Mauro.
Si assaggiarono così per un po', scambiandosi ogni tanto, lasciandosi coinvolgere nel vortice.

A Luciana piaceva da morire la personalità di Elena, la seguiva, la guardava, la trovava bella anche fisicamente.
"Guarda come sei a tuo agio col cazzo di mio marito", sottolineò Elena ridendo.
"Non fare la gelosa, anche tu mi piaci", rispose con prontezza Luciana, andando a cercare il contatto fisico con lei.
Era ormai disinvolta Luciana, con le autoreggenti e basta, che portava con una malizia che non lasciava indifferenti né Angelo, né Mauro, che vedeva una Luciana nuova, senza freni e la trovava stupenda.
Ma la classica goccia che fece traboccare il vaso dell'eccitazione, fu quando girandosi nel letto vide che Elena era sopra Mauro e stavano cavalcando, non fece a tempo a guardare bene in faccia il suo compagno, che fu presa da Angelo, che quasi di peso la portò vicina a sé e da dietro accarezzava il suo seno. Sapeva che stava per essere scopata da lui, non stava aspettando altro, voleva sentire quel pene dentro, tutto e a lungo. Ma voleva anche guardare il suo compagno che scopava Elena, fu presa a pecorina da dietro, con decisione, intensamente, tanto da annebbiarle leggermente la vista e non farle capire più nulla. Il vortice era ormai incontrollabile, ansimavano, godevano e esplosero dando sfogo a tutta l'eccitazione che si era creata fino a quel momento.
Quanto è bello il momento in cui ti rendi conto che l'orgasmo è arrivato al momento giusto, senza aspettare né troppo poco né un tempo enorme. E quando ti riprendi sei felice, sorridi. E figuriamoci quando sai che è solo l'inizio.
Fecero la doccia, ormai i 4 avevano totale confidenza tra loro, si rivestirono un po', mangiarono qualcosa assieme, parlarono, risero e scherzarono.
Si raccontarono le loro confidenze più intime, tornò l'argomento di prima, quello del trio di Luciana quando era ventenne, lei raccontò più o meno come andò.
"Uscivo con un ragazzo, non eravamo neppure fidanzati veramente, uscivo ogni tanto con lui"
"Ho un'idea"-interruppe Angelo-"perché non andiamo sui divani, vi spogliate un po' e continuiamo a parlare e ci racconti".
L'idea piacque. Elena e Luciana andarono a cambiarsi e tornarono completamente nude con autoreggenti addosso; Luciana indossava le sue, quelle di prima, mentre Elena aveva messo autoreggenti color carne. Gli uomini invece erano in boxer.
Luciana, sdraiata sul divano, proseguì il suo racconto.
"Una sera rimasi a casa sua e tra baci e carezze finimmo a fare sesso nel suo letto, quando all'improvviso entrò un suo amico che si scusò ma rimase lì. Io mi coprii un po', ma il mio amico proseguì da dietro a penetrarmi e io che ero eccitatissima non riuscii a smettere. L'altro che era rimasto a guardare cominciò a masturbarsi, poi si avvicinò e glielo presi in bocca e così andammo avanti i 3 per un po'. Ma ero giovane, poco consapevole e molto insicura nel sesso".
Ora insicura non sembrava, tutta nuda, ben in vista per tutti, pronta ad eccitarsi di nuovo.
"Aspetta, vediamo se ho capito bene la posizione", disse scherzando Angelo, che si alzò tolse i boxer, si avvicinò a Luciana, le massaggio la vagina un po' per assicurarsi che fosse ben umida e da dietro ricominciò a penetrare Luciana, che appena lo sentì dentro, ansimò un poco, e con un gridolino disse di sì, assecondando col culetto i movimenti di lui.
"Guarda, Mauro, che si fa scopare la tua Luciana", disse Angelo, aumentando il ritmo della scopata. Fu molto più deciso di prima lasciando senza possibilità di reazione Luciana. Nel frattempo Elena incitava Mauro a guardare, stuzzicandolo in tutti i modi e facendosi a sua volta penetrare da lui, che però era più eccitato nel vedere la sua compagna, che da Elena stessa.
Fu per Luciana un orgasmo forse ancora più intenso del primo, si sentì scopata senza pietà, sentiva le palle di lui che le sbattevano addosso. Non riuscì a trattenere gridolini e urla. E poco dopo furono di nuovo tutti assieme, sporchi di passione, a respirare affannosamente e a cercare di recuperare il fiato.
"Un'altra volta andiamo assieme a un club swinger che conosciamo", disse Elena. Luciana annuì pensando a quante potrebbero combinarne con la sua ormai amica.
"Non sempre ci è capitato di avere questa sintonia con altre coppie", aggiunse Angelo, certificando che quella era stata una serata da ricordare.
Luciana era in pieno relax ed aveva ancora il sapore in bocca dell'ultimo splendido orgasmo e quando il sapore non va via del tutto, significa che si ha ancora voglia, anche se non osava dirlo in modo esplicito.
Si era fatto un po' tardi, Mauro e Luciana dovevano tornare a casa, ma a quell'ora e con un po' di stanchezza non era la migliore delle ipotesi e Elena li invitò a stare a dormire da loro.
"Potete stare nella stanza degli ospiti, per noi non c'è nessun problema, domani è domenica, anzi magari facciamo un giro così conoscete la zona".
Era la soluzione migliore e accettarono subito l'invito.

Il risveglio fu piacevole soprattutto per Luciana, che in quella situazione si sentiva ormai a suo agio. Appena si svegliò aprì gli occhi e si guardò intorno. Non le pareva vero trovarsi lì dopo tutto quello che era successo. Mauro dormiva ancora e lei andò nella stanza di Elena e Angelo a vedere se erano svegli, ma dormivano, era lei l'unica sveglia e pimpante.
Cercò di svegliarli, facendo un po' la scema e poi si infilò a letto con loro, in maglietta e basta, le mutandine ormai erano inutilizzabili e non aveva portato ricambio.
Nonostante fossero ancora mezzo addormentati, gradirono la sorpresa.
"Come va, amore?", chiese Elena.
Luciana si sentì colpita dall'epiteto, non se l'aspettava, ancora una volta Elena la aveva spiazzata.
Rimasero appiccicate un po' a parlare sottovoce e baciarsi come se fossero fidanzatini alle prime armi.
"Ti sei divertita ieri?", chiese Elena.
"Sì, tantissimo, non me l'aspettavo così, grazie soprattutto a voi", ripose Luciana. Il bacio si fece passionale, rimasero avvinghiate per un po'. Niente di più carino, una domenica mattina in totale relax.
"Sei senza mutandine", notò Elena provando la cosa direttamente col tatto.
"Sì, non ne ho di ricambio"
"Te ne presto io, non ti preoccupare", tra un bacino e l'altro, Elena sorrise e guidò, come faceva di solito lei, la sua amica verso il marito, che era ancora un po' addormentato. La guidò verso il suo pene, togliendo i boxer a lui e offrendo il tutto a Luciana, come aveva fatto la sera prima.
Luciana non aspettava altro dalla notte prima e ricominciò ad assaggiare il cazzo di Angelo con ancora più fame.
Fu trovandoli in quella posizione che entrò anche Mauro, sorprendendo la compagna in atteggiamenti inequivocabili.
"Buongiorno, amore", disse Luciana come se fosse il più normale dei saluti, mentre si gustava le palle di Angelo.
"Buongiorno a tutti, tecnicamente sarebbe un tradimento questo?", disse ridendo Mauro, guardando la scena.
"Sì, ma solo 3 minuti", disse lei, senza mai abbandonare il lecca lecca.
Risero un po' assieme.
"Avevo capito subito che eri un personaggio, Luciana", disse Elena, che prese la mano ad Mauro e lo invitò nel lettone.
"Non riesco a togliermi dalla mente ieri sera quando ci hai raccontato del tuo trio, con la tua voce apparentemente timida, tutta nuda", disse Angelo.
Luciana si sentì al massimo della felicità, si sentì ammirata, desiderata e pur non essendo la classica donna che attira le attenzioni di tutti, si sentì la più desiderata del mondo.
Aldilà delle parole poi, Angelo le aveva dimostrato quanto era eccitato la sera prima, penetrandola e scopandola con forza sul divano.
Nemmeno Mauro se n'era dimenticato, anzi continuava a pensarci. Ripensava a quanto fosse eccitato a sua volta, anche grazie a Elena che sapeva come far divertire i maschietti. E pensava al fatto che aveva provato un po' di gelosia, nonostante i patti fossero chiari. Era felice del fatto che la sua compagna avesse goduto così tanto e che fosse così tanto apprezzata dall'altra coppia, ma temeva di dover prima o poi tornare alla realtà.
Come sarebbe cambiata? Luciana avrebbe avuto dubbi ora sulla loro relazione? Avrebbe voluto continuare a scoprire cose nuove? Si, in fondo aveva anche paura, ma in quel momento non era il caso di rovinare l'atmosfera.
A Luciana non passavano invece quei pensieri, tutt'altro, si trovava in una situazione ideale.
Era col suo amore, di cui mai aveva dubitato e che mai avrebbe messo in dubbio neppure dopo quell'esperienza.
Poi aveva a disposizione, perché negarlo, un gran bel cazzo, che voleva godersi fino in fondo.
E poi c'era Elena, che forse era quello che lei sarebbe voluta essere, almeno nella fantasia: sicura di sé, brillante, intelligente, briosa, scatenata al momento giusto.
Elena si assentò un po' e poi tornò vestita solo di una super mini gonnellino gialla e mostrandosi disse
"Così sono finita l'ultima volta che siamo stati al club swinger, vi piaccio?".
Luciana la trovò stupenda e pensò a loro due che andavano mano nella mano per il club, ammirate da tutti.
Tra le due donne c'era attrazione, mentale ancor più che fisica; ricominciarono a baciarsi e ad accarezzarsi sul lettone.
Gli uomini, anche loro eccitati cercarono di partecipare, mettendosi in mezzo, accarezzandole e cercando di farsi prendere in bocca i loro membri. Le signore non disdegnavano, ricominciarono come il giorno prima a cambiare posizione e uomini.
Luciana cavalcò entrambi, senza mai smettere di avere contatto fisico con Elena, ebbe un altro bel orgasmo e alla fine entrambe ricevettero la passione di Angelo e Mauro in bocca. Stanche dal piacere continuarono a baciarsi ripulendosi a vicenda dallo sperma.
Si era fatto tardi, dovevano tornare a casa, si salutarono promettendosi che si sarebbero rivisti sicuramente.
Luciana viaggiò senza mutandine e in autostrada, guardando dal finestrino, rivedeva il cazzo di Angelo, la bocca di Elena e girandosi a sinistra vedeva il suo amore, Mauro.
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